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L’omelette soufflé con i funghi “segreti” del mio papà

by barbara toselli
L’omelette soufflé con i funghi “segreti” del mio papà

Queste sono le mani che mi hanno accolta quando sono venuta al mondo ed ero poco più che una ranocchietta, le mani che hanno stretto le mie, piccole, per così tanti anni, che mi hanno delicatamente accompagnato e poi lasciato andare per la mia strada, mentre mi affacciavo alla vita. Mani che hanno accarezzato le mie spalle quando ero giù, che mi hanno consolato tante volte, anche quando sbagliavo, mani che ho visto nella mia vita riparare qualsiasi cosa in casa nostra (e anche in quelle degli altri, a dirla tutta), e che emozione era, ed è ancora oggi, vederle muovere così delicatamente, con piccoli movimenti lenti e precisi sistemare quel piccolo circuito, staccare quel cavetto o sistemare quel fusibile fino a sentire quelle parole magiche “e ora vediamo se funziona”.. E ve lo posso garantire.. funziona sempre! Queste sono le mani che hanno spinto la mia bicicletta la prima volta che ho tolto le rotelle, che mi tenevano a galla, in acqua, finché non ho iniziato a nuotare da sola come un cagnolino, ancor prima che iniziassi a camminare. Queste sono le mani che amo. Quelle del mio papà. E questi sono i funghi “segreti” che lui ha raccolto per me nel suo “posto segreto”.


La storia è questa: inanzitutto dovete sapere che io sono in perenne astinenza da funghi.  Mio marito, infatti, non li può mangiare, quindi a casa nostra non li compro praticamente mai e, naturalemnte, per la legge di Murphy, io ne vado
letteralmente pazza. Perciò, ogni volta che capita che io mi fermi a pranzo dai miei, spesso e volentieri me li fanno trovare (per par condicio, va detto anche che molto spesso la mia mamma prepara il baccalà per immimarito di cui sopra, dato che la sottoscritta, non amandolo affatto, non lo cucina praticamente mai). Nella fattispecie, quest’estate in una mattina di ferie in cui mi sono ritagliata un paio d’ore in spiaggia, nel tornare a casa mi sono fermata a salutare i miei genitori. In realtà non era mia intenzione fermarmi a pranzo, ma quando sono entrata e ho sentito quel profumino inconfondibile di funghi trifolati, non è stato affatto difficile convincermi a restare.. Una cosa davvero molto semplice, un paio di uova freschissime (di quelle buonissime, delle galline dell’Albina) al tegamino accompagnate, al lato, da questi funghi particolarmente carnosi, buonissimi, freschi, appena scottati con un filo d’olio buono, aglio, prezzemolo fresco. Il tutto molto semplice ma straordinariamente buono e gustoso. In realtà non riuscivo a capire che qualità di funghi fossero perché davvero in vita mia non mi sembrava di averne mai mangiati così.. e quando ho chiesto, il mio papà mi ha svelato il suo piccolo tesoro e mi ha raccontato di averli raccolti in un posto che solo lui conosce, su consiglio di una persona che li raccoglieva lì prima di lui, ma che deve rimanere tale perché sul tronco di questo albero pregiato in questo posto segreto che solo lui conosce, di funghi non ne crescono poi tantissimi e se si dovesse spargere la voce che sono così buoni addio..  perciò non saprei dirvi esattamente di che tipo di funghi si tratti (anzi, se qualcuno all’ascolto se ne intendesse..), facendo qualche ricerca direi che somigliano ai cosiddetti funghi ostrica, oppure ai cardoncelli ma vai a sapere esattamente.. crescono in colonia sul tronco di un albero e somogliano vagamente, soprattutto per la loro carnosità, ai funghi pleurotus. Di più, non so.. Di certo sono commestibili, visto che mio papà li raccoglie da anni e noi siamo ancora tutti vivi e vegeti! Uova e funghi, secondo me, sono un abbinamento che funziona sempre alla grande ed è per questo che con i funghi che mio papà ha pazientemente guardato crescere fino al punto giusto e raccolto espressamente per me, ho pensato di prepararmi un’omelette  un po’ diversa dal solito, morbidissima e soffice come una nuvola. A voi, signori, la mia omelette soufflé. Con i funghi “segreti” del mio papà.

In pratica, pulite un quantitativo sufficiente di funghi, eliminate tutti i residui di terra, e tagliateli a pezzetti. In una padella, fate imbiondire uno spicchio d’aglio in 2 cucchiai d’olio, unite i funghi e fate rosolare a fiamma vivace. Salate leggermente e lasciateli cuocere finché tutta l’acqua di vegetazione che produrranno in cottura non sarà completamente evaporata. A questo punto, se piace, sfumate con una spruzzata di vino bianco secco e lasciatelo evaporare completamente. Se necessario, aggiungete un filo d’olio, pepe nero e una spolverata di aglio e prezzemolo fresco tritati finemente. Nel frattempo, separate i tuorli e gli albumi di 2 uova fresche. Unite ai tuorli, in una ciotola, 2 cucchiai di panna fresca, sale e pepe e mescolate. A parte, montate a neve gli albumi e incorporateli delicatamente ai tuorli. Scaldate un pezzetto di burro (circa 20 g) in una padella da 20 cm di diametro e versatevi il composto e fate cuocere a fiamma moderata per 5-6 minuti. Farcite metà dell’omelette con i funghi trifolati e chiudetela delicatamente formando una mezzaluna. Fate cuocere ancora per uno o due minuti e servite. 

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26 commenti

Pillow Settembre 29, 2014 - 8:27 am

quando il post surclassa la ricetta…
I love papà.

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barbara toselli Settembre 29, 2014 - 8:42 am

Il bello è che il mio papà lo amano veramente in molti, e "portarlo" ogni tanto qui sul blog per me è un grandissimo privilegio.. grazie!

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Francesca P. Settembre 29, 2014 - 8:27 am

Te l'ho mai detto che i tuoi post "affettivi", quando ti apri e sveli dettagli-racconti di te e della tua vita, hanno un'anima diversa e speciale?! Forse perchè abbiamo fame non solo di cibo, ma anche di emozioni e di storie… storie vere, che parlano di noi…
Non c'è bisogno che sottolinei quanto mi piaccia la prima foto con le mani, perchè lo immagini… 😉

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barbara toselli Settembre 29, 2014 - 8:40 am

sai cara Francesca, scrivere questi post fa tanto bene a me, per prima, e la ricetta (come dice Pillow poco più su) viene in secondo piano. a volte faccio un po' più fatica a lasciare aperta la finestra sulle mie emozioni e sui miei affetti qui sul blog, e sono sempre combattuta sul "fregherà a qualcuno?" ma poi mi lascio andare, pensando che se fa bene a me allora, forse, può far sorridere anche qualcun altro ..
un mio carissimo amico la definisce "Grafoterapia con alibi", in questo caso "l'alibi del magno" 🙂

(anzi, spero tanto che legga oggi questo post, il mio caro amico anonimo, e glielo voglio dedicare.. lui sa il perché)

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Anonimo Settembre 30, 2014 - 10:53 am

Presente!
Su, non mi far aspettare troppo per questo libro, che mi scade il Prime di Amazon :)))

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barbara toselli Settembre 30, 2014 - 10:59 am

eccotiiiii!!!!
eh, mi sa che fa prima a scaderti il Prime su Amazon…
(ma tu tanto ne avrai una copia omaggio, perciò chisseneimporta… :)))))

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MissWant Settembre 29, 2014 - 8:34 am

io adoro i funghi e questi non li ho mai mangiati, devo assolutamente provarli…deliziose le tue omelette!

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Virginia @ Zucchero e zenzero Settembre 29, 2014 - 9:02 am

Se c'è un legame affettivo dietro ad una ricetta o una storia di famiglia i sapori sono decisamente migliori; tanti piatti che prepara la mia mamma e che a sua volta preparava mia nonna mi riportano a quando ero piccola e lei cucinava ancora per me dopo la scuola…
Barbara, mi piace tanto questo post: le tue parole così sincere e dette a cuore aperto hanno un valore unico 🙂 Il tuo papà ha delle mani forti che sicuramente rappresentano la sua forza interiore.
V

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barbara toselli Settembre 29, 2014 - 9:27 am

grazie Virginia! la forza interiore del mio papà è inarrivabile, io spero di averne ereditata almeno una piccola parte.. un abbraccio e bentornata qui, mi mancavi 🙂

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elvira zilli Settembre 29, 2014 - 9:13 am

Caro papa' della Sig.ra Barbara Toselli, adesso capisco perche' sua figlia e' cosi' in gamba. Ovviamente il 50% del merito va anche alla mamma…non vogliamo offendere nessuno qui! :))

Barbara, un'omelette cosi' me la mangerei tutti i giorni! Semplice e gustosa…e poi guarda che crosticina. <3

I'm starving now!

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barbara toselli Settembre 29, 2014 - 9:33 am

il Signor Toselli (così lo chiamano tutti, qualche volta scherzosamente anche noi in famiglia lo chiamiamo così!) sentitamente ringrazia, ho preso tanto da lui e anche dalla mia mamma come dici tu…

e l'omelette soufflé è buoniZZima… (un tantino difficile da girare ma buona buona..)

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Carlotta Ercolini Settembre 29, 2014 - 2:59 pm

Un post adorabile, ho avuto il sorriso stampato in faccia mentre leggevo per tutto il tempo… Tanti saluti al Signor Toselli e… buona mangiata di funghi! baci

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barbara toselli Settembre 29, 2014 - 3:17 pm

tu sei adorabile!
ti saluto il signor Toselli allora, un bacio a te!

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Anna Rita Granata Settembre 29, 2014 - 3:46 pm

Quando si parla dei papà, mi sale subito un groppo alla gola che io chiamo "emozione da papà", appunto. Sono legatissimo al mio e , leggendo le tue parole, ho rivisto me. Capisco perfettamente la meraviglia nel vedere funzionare qualsiasi cosa dopo il loro passaggio. Che mani speciali hanno? 🙂 questi sono i post che amo di più.
Se poi a condire il tutto, c'è questa buonissima omelette, è perfetto <3
Un abbraccio,
Anna

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barbara toselli Settembre 30, 2014 - 1:48 pm

grazie Anna Rita, questo post è per tutte le figlie innamorate dei loro papà dalle mani d'oro..
un abbraccio a te, a presto!

Rispondi
Babs Settembre 29, 2014 - 9:52 pm

mi sto quasi proponendo per l'adozione. sallo 🙂
ciao Barbarella

Rispondi
barbara toselli Settembre 30, 2014 - 10:03 am

ahha hahhhahhh! Babs, mi fai morire… 🙂
almeno non si sbaglierebbe con i nomi!

Rispondi
Anonimo Settembre 30, 2014 - 7:33 am

Ho letto il tuo post tutto d'un fiato, con trasporto ed affetto perché mi sembrava la storia tra me e "il mio" papà, quello che, come lui stesso ha sempre sostenuto ridendo, ripara tutto, anche le zampe ai gatti! Ed è proprio così, l'ho visto riparare di tutto in casa nostra, ogni qualvolta qualcosa si distruggeva correvo fiduciosa da lui, tant'è che se non si poteva aggiustare lui riusciva addirittura a ricostruire le parti mancanti, poi l'ho visto aggiustare le cose in casa dei vicini e ogni tanto qualcuno si presentava da noi con la bottiglia di vino casalingo, con un po' di spesa dell'orto o con i cioccolatini, ben sapendo che lui è un gran ghiottone!
Poi, dopo l'emozione del tuo bellissimo racconto, mi sono trovata davanti ad una ricetta di una delicatezza unica, che sa di autunno e di bosco… come resistere alla sua deliziosa semplicità e al connubio di sapori così umili eppure tanto gustosi?
Bravissima, mi hai dato uno spunto non da poco, perché le uova con i funghi non le ho mai fatte, non ci ho mai pensato, tutto qua…
Ciao, Tatiana

Rispondi
barbara toselli Settembre 30, 2014 - 10:21 am

Tatiana, ma grazie!
Penso che i papà (e anche le mamme) della nostra generazione abbiano tutti una marcia in più, insomma ne hanno viste talmente tante!
la guerra e il boom economico, son cresciuti con nulla, giocando a rimpiattino, in case dove l'elettrodomestico più moderno forse era il frigorifero, passando dalla radio, alle TV a valvole abituandosi via via alle novità più moderne fino a internet.. tutta gente che si è dovuta ingegnare in qualche modo, prendendo tutto il meglio dalle epoche diverse che hanno attraversato e una sequenza di eventi come questa solo chi è nato verso la fine degli anni 30 come i nostri genitori l'ha vissuta, non credo che nessun altro potrà assistere in prima persona e in una sola vita a tutti questi cambiamenti così radicali..
io mi ritengo davvero molto fortunata ad avere dei genitori così, e fortunati i ragazzi che possono avere dei nonni come loro perché ho come la sensazione che in futuro personaggi come il tuo papà, e il mio, e molti altri papà saranno sempre più una rarità… mi fa sorridere perché anche il mio papà ha riparato (e ripara tuttora) qualsiasi cosa anche nelle case degli altri, molto spesso in cambio di un caffè o di una bottiglia di vino, o di olio…
uova e funghi in realtà sono davvero un abbinamento piuttosto classico, funziona un po' in tutte le declinazioni.. prova e mi dirai! un abbraccio di cuore

Rispondi
Agnese Settembre 30, 2014 - 10:29 am

Alcuni papà sono davvero mitici. (;

Rispondi
barbara toselli Settembre 30, 2014 - 10:40 am

vero.. non tutti, il mio sicuramente lo è (e me ne vanto!)

Rispondi
Laura Ottaviantonio Settembre 30, 2014 - 3:38 pm

Ecco cara Barbara ti ho letto e riletto con piacere e oggi finalmente il mio momento di pace dedico lo dedico tutto al Signor Toselli e al piacere che mi fa conoscerlo 🙂 certo di lui ho visto le mani sagge, che scovano funghi in luoghi segreti ma quella è la parte che più rappresenta anche l'altra sua opera d'arte 😉 cara mia di cui tu sei il frutto!Un bacio a voi!

Rispondi
barbara toselli Ottobre 6, 2014 - 9:32 am

grazie di cuore mia carissima Laura 🙂
sappi che sei stata molto nominata nel mio ultimo week end perché eravamo alla fiera antiquaria di Arezzo!

Rispondi
Anonimo Ottobre 5, 2014 - 10:15 pm

Possono essere per caso le mazze di tamburo?

Rispondi
barbara toselli Ottobre 6, 2014 - 9:31 am

mi sa di no.. questi hanno la superficie liscia e vellutata (quelli che dici tu sembra che abbiano delle piccole escrescenze)..
però grazie!

Rispondi
Stefano Dicembre 20, 2014 - 11:04 pm

Bella ricetta!
Ci sta che i funghi in questione siano pioppini? http://www.funghiitaliani.it/index.php?showtopic=16802

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