Home RICETTEANTIPASTI E FINGER FOOD La Tapenade!

La Tapenade!

by barbara toselli
La Tapenade!

Vi ho mai detto che mia nonna era francese? Uhm, forse no.. Comunque, dev’essere per questo motivo che io dalla Francia sono attratta come da una calamita, o forse perché in una vita precedente ero una “gamine parisienne” (si si dev’essere così!), il fatto è che io con la Francia ho proprio un legame speciale. Amo. Tutto. Le baguette, i croissant, i vini francesi, lo champagne, i formaggi francesi, le marinière a righettine, il metro, Georges Brassens, Edith Piaf e Parigi.. Ooh Parigi! Non riesco nemmeno a pronunciare il nome di questa città senza sospirare di nostalgia, e subito inizio a sentire la fisarmonica in sottofondo sognando di tornarci appena possibile. Dite che mi devo far vedere da uno bravo?

 

 

tapenade pp

Ovviamente tutto ciò è solo una banale (ma mica tanto) scusa per introdurvi la ricetta di oggi: la tapenade. Si tratta di una ricetta particolarmente saporita e sfiziosa originaria della Provenza (una delle più belle regioni del sud della Francia) a base di olive, acciughe e capperi (tapenas nell’antica lingua provenzale), che anticamente veniva preparata al mortaio (ma che può tranqullamente essere fatta con un semplice frullatore). In più è estremamente versatile: perfetta spalmata sui crostini di pane e servita come antipasto, ma potete anche farci delle bruschettine al forno aggiungendo un pezzetto di formaggio (francese!) e qualche fogliolina di timo, oppure spalmarla su un foglio di pasta sfoglia da arrotolare e tagliare a rondelle per delle chiocciole golose di sfoglia, perfino usarla come base per una crostata o una pizza vegetariana o utilizzarla come condimento per la pasta. Questa qui è una delle versioni più classiche, che ho personalizzato aggiungendo un pizzico di coriandolo fresco, scorza di limone e prezzemolo. Se vi piace il più semplice patè di olive, dovete assolutamente provarla. A noi piace da matti, il barattolo sperimentale è sparito nel giro di una serata, fate voi.. In più è una ricetta non dico veloce, istantanea! Che non guasta se dovete approntare uno stuzzichino da servire con il vostro aperitivo. Eh già, perché oggi è venerdì.. e scatta l’aperiTERAPIA! Non mi resta che augurarvi.. un bon week-end à tous!
P.S. Dimenticavo.. anche questo mese trovate le mie ricette e anche le mie foto su Cucina Naturale: tante ricette veloci e facili per una colazione speciale con tanta frutta di stagione. In edicola (mi trovate a pag. 40).

ricetta

Ti potrebbe anche interessare

20 commenti

Reb Maggio 3, 2013 - 9:47 am

Io ce l'ho di Pantelleria il cappero, andrà bene l'istess? :))))
Della Francia, più di tutto, amo Rodin. Ma roba che rimango imbambolata per ore. Ok, anche qualche pain au chocolat e le baguette lasciate fuori dal sacchetto a la mode, ma non diciamolo troppo in giro che la reputazione da dura e crudele s'ha da mantenere.

Rispondi
barbara toselli Maggio 3, 2013 - 10:54 am

sicuro che vanno benissimo quelli di Pantelleria (anzi forse pure meglio! Io questi avevo momentaneamente in dispensa) e.. tranqullla, non lo diciamo a nessuno che sotto sotto sei una tipa da pain au chocolat.. e Rodin.. che dire? Sei stata al Museo Rodin di Parigi? tra l'altro una location splendida..

Rispondi
rossella Maggio 3, 2013 - 10:11 am

No, ma allora quale mio antico avo era francese????
C'è una cosetta folle che devo raccontarti sai? A me la parola "tapenade" fa pensare ogni volta, sostituendocela all'interno, a quella frase dei promessi sposi "Carneade, chi era costui?". Io girovago per casa con le olive in mano e mi dico "Tapenade, chi era costui?". Sì lo so. Ma non è perchè è venerdì bebi. Io 'sta cosa la rimugino tra me e me da anni. Ma tu ormai mi vuoi bene nonostante tutta questa pazzia ormai manco più tanto latente… <3

Rispondi
barbara toselli Maggio 3, 2013 - 10:56 am

ah perché, scusa, non era Tapenade quello di Don Abbondio? 😉

Rispondi
rossella Maggio 4, 2013 - 7:14 pm

Ti adoro. E me fai mori', me fai.

Rispondi
barbara toselli Maggio 5, 2013 - 6:22 pm

<3 <3 <3
m'hai risollevato la journée, cara mia..

Rispondi
Francesca P. Maggio 3, 2013 - 10:21 am

A parte la nonna, tutta la prima parte del post potrei averla scritta io… 🙂
Tra l'altro, lo dico qui perchè non avevo lasciato commenti, dopo aver visto il tuo omaggio alla lavanda sono andata a rivedere le foto scattate in Provenza due anni fa… e che nostalgia! Non so stare troppo a lungo senza Francia… quest'anno credo di mirare a Nord, in Bretagna… sto iniziando a vedere gli itinerari proprio in questi giorni…

Sulla baguette calda questa ricettina la sto sognando… 🙂

Rispondi
barbara toselli Maggio 3, 2013 - 11:00 am

a chi lo dici, Francesca..
la Bretagna è bellissima, io ci ho fatto solo una breve puntata anni fa (mentre conosco meglio la Normandia) quindi ho una scusa per tornarci quanto prima!

Rispondi
Elvira Maggio 3, 2013 - 10:47 am

Ovviamente lei sceglie il prezzemolo "riccio" al comunissimo prezzemolo a foglia piatta 😉 Sceglie le taggiasche saporitissime all'insipida banale oliva nera, i capperi di salina a quelli inacquati di chissa' quale acqua. Questo e' il perfetto esempio di una ricetta semplice con ingredienti selezionati che fanno davvero una sostanziale differenza di gusto e, in questo caso, anche di estetica (bella la foto numero 2…me gusta! a quest'ora poi!!!)

Rispondi
barbara toselli Maggio 3, 2013 - 11:04 am

ah già, le alici erano quelle di Cetara! (quelle del Cantabrico costano troppo e le preferisco più semplicemente adagiate sul pane e burro!!)
la mia filosofia è questa: quando la ricetta è semplice e gli ingredienti sono pochi, è bene che siano di grande qualità! fa davvero la differenza. e so che la pensi così anche tu, mia cara!

Rispondi
sara Maggio 3, 2013 - 6:38 pm

Carissima..che bell'incipit. Diciamo che lo copio e incollo, magari con poche personali aggiunte.
Buona la tapende per noi che viviamo in un (quasi) eterno aperitivo 😉 e bellisisma l'ingredientistica così rappresentata.
a presto

Rispondi
barbara toselli Maggio 4, 2013 - 12:26 pm

eh, già… l'eterno aperitivo! ma com'è che 15 anni fa non aveva nessuna conseguenza sul fisico??
l'elenco di ciò che amo della Francia è una piccola sintesi, mi piacciono perfino i francesi, pensa te!

Rispondi
Marina Maggio 3, 2013 - 9:05 pm

Ci facciamo vedere tutte e due da uno bravo, che dici?!
Come te dico/sento dire Parigi e sospiro… progetto le vacanze estive e penso Francia! leggo tapenade e penso a Saint Remy de Provence, mamma che voglia incredibile di volare subito subito là. Ecco cosa mi ha fatto vivere a quest'ora ma cherie 🙂

Rispondi
barbara toselli Maggio 4, 2013 - 12:29 pm

Saint Remy.. che meraviglia!! E Cassis??
Io la Francia la amo tutta, da Calais a l'isola di Porquerolles, da Brest a Lyon..
beh in effetti una tartine à la tapenade con la tisana della buona notte ci stava, no?

Rispondi
Barbara Maggio 4, 2013 - 9:01 am

Io adoro la tapenade e voglio provare la tua ricetta spiegata così bene! 🙂

Rispondi
barbara toselli Maggio 4, 2013 - 12:30 pm

provala e facci sapere! l'importante è che le olive non siano salate, mi raccomando!

Rispondi
celeste Maggio 4, 2013 - 3:09 pm

Bello bello, ma quanto mi piacciono i tuoi post! MI piace ciò che scrivi, come presenti le ricette, il candore delle tue foto, tutto insomma. La Francia mai vista ma so che è una grande pecca 🙁 Rimedierò, quest'anno però vado in Irlanda 🙂
Ciao cara, buona domenica e grazie per tutte le dritte.

Rispondi
Anonimo Maggio 6, 2013 - 8:14 am

sono appena rientrata da Nizza…per attutire la nostalgia che già mi assale, farò proprio la tapenade…brava come sempre
gabriella

Rispondi
Fabrizio Maggio 9, 2013 - 10:53 am

Ciao! Che dirti, se parli di Francia con me, sfondi un portone aperto! A Parigi torno appena posso, c'è un ristorante fantastico a Faubourg-Monmartre che è un viaggio indietro nel tempo, un bistrot che sembra uscito da un pensiero di Rimbaud. Un giorno ci scriverò un post. Torno spesso anche nel sud, adoro il vento che sa di pini dell'Esterel e il vino di Cassis. E poi vogliamo parlare della rouille, la salsina agliosissima con cui servono la soupe du poisson?
Bello il tuo blog!
Ciao,

Rispondi
barbara toselli Maggio 9, 2013 - 11:04 am

ma voglio sapere tutto su questo ristorantino di Parigi!!
e l'odore dei pini, di resina e di rocce che si scaldano al sole ce l'ho stampato nella memoria olfattiva, mia nonna ha abitato a Eze per 25 anni.. la bouillabesse! il pan bagnat! la pissaladière! (potrei andare avanti così fino alla noia)…
grazie per essere passato, a presto!

Rispondi

Lascia un commento

* Usando questo form accetti che i tuoi dati vengano salvati e gestiti sulla piattaforma così come espresso nella Privacy Policy

Utilizziamo cookies di terze parti per raccoglere informazioni utili per il mio sito. Procedendo con la navigazione ne acconsenti l'utilizzo. Ok Privacy Policy

Privacy Policy