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Patatine fiammifero e ketchup di pomodori verdi

by barbara toselli
Patatine fiammifero e ketchup di pomodori verdi

Ebbene, sembrerebbe che dal post precedente ci sia una grande attesa per la ricetta del ketchup di pomodori verdi… e quindi oggi ecco la seconda parte delle ricette per il mio Mexican Chicken Burger di lunedì. Dicevamo che si tratta di un panino-consolatorio che sta a metà strada tra il peccato di gola e il cibo genuino, in più è fatto in casa al 100 %: fatto in casa il panino ai semi, fatto in casa l’hamburger speziato di pollo, fatto in casa il ketchup di pomodori verdi e, ovviamente, fatte in casa anche le patatine fritte! Sia messo a verbale che io vado pazza per le patatine fritte. Mi piacciono veramente in qualsiasi formato, purché siano fatte bene, croccantine e soprattutto non unte. Non transigo su scorciatoire tipo patatine surgelate e incellophanate o simili amentià dal nome ammiccante da cuocere in forno. Le patatine fritte devono essere, come dice la parola stessa… FRITTE! Perciò se vi dovete disturbare a ridurre inesorabilmente il vostro fornello una vera schifezza, tanto vale fare delle patatine degne di tale nome, no? Che vi assicuro, non ci vuole veramente niente a sbucciare e friggere due patate, datemi retta..
E dunque, la ricetta delle patatine fritte non è che ci sia bisogno di darla qui, vi lascio giusto qualche suggerimento personale su come le faccio io. Scegliete 2 belle patate grandi, sbucciatele con un pela patate, sciacquatele a asciugatele. Tagliatele nel senso della lunghezza a fette piuttosto sottili, circa 1/2 cm. Sovrapponete le fette l’una sull’altra e tagliatele a strisce larghe sempre circa 1/2 cm nel senso della lunghezza. Raccogliete tutte le patate tagliate in questo modo in una ciotola e mettetele sotto un getto d’acqua fresca sciacquandole con le mani di tanto in tanto finché l’acqua non diventa trasparente. Più stanno, meglio è perché in questo modo perderanno l’amido e diventeranno non solo più croccanti, ma anche eviterete di farle appiccicare l’una con l’altra mentre friggono. Scolatele, asciugatele in un panno e friggetele poche per volta in olio ben caldo (se non avete la friggitrice usate una grossa padella tipo wok con almeno 1 lt e 1/2 d’olio). Io in genere preferisco friggere con l’olio di semi di arachidi se voglio stare più tranquilla, ma potete anche usare l’olio di oliva (non extravergine) che sicuramente aggiunge sapore. In questo caso, dovrete stare un po’ più attenti alla temperatura perché raggiunge il punto di fumo più velocemente di quello di semi. Per verificare la temperatura dell’olio, il mio sistema è di inserire uno stecchino di legno nell’olio caldo, quando penso che sia pronto. Se si formano delle bollicine accanto al legno, l’olio è pronto. Via via che sono pronte le patatine, scolatele con una schiumarola e mettetele in un grande vassoio coperto con carta da cucina, cercando di evitare di sovrapporle. Salate solo al momento di servirle. Io ci aggiungo pure un po’ di pepe, che non sta mai male!

duo ketchup

Interessante invece è la ricetta del ketchup di pomodori verdi, tratta dal libro “La mia cucina naturale” di Jamie Oliver. Personalmente, alla ricetta originale, ho solo aggiustato alla fine un po’ la piccantezza e il gusto dolciastro, con una piccola aggiunta di zucchero di canna e uno spritz di tabasco piccante. Con queste dosi vi viene un bel barattolone di ketchup. Buono con tutti i tipi di carne, ma ve lo consiglio anche come accompagnamento ad una selezione di formaggi. KETCHUP DI POMODORI VERDI  (tratta dal libro “La mia cucina naturale” di Jamie Oliver)

1 kg di pomodori verdi
1 cipolla rossa
1/2 finocchio 
1 gambo di sedano
1 pezzo di zenzero fresco lungo circa 6 cm
2 spicchi d’aglio
1/2 peperoncino fresco privato dei semi
1 mazzetto di basilico fresco
1 cucchiaio di semi di coriandolo
1 mazzetto di coriandolo fresco (mia aggiunta)
1 cucchiaino di pepe nero
sale marino
200 ml di aceto bianco  
70 g di zucchero di canna (io ne ho aggiunto un po’ alla fine)
2 cucchiai d’olio e.v.o.
una spruzzata di salsa Tabasco (mia aggiunta)
(nella ricetta originale ci sono anche 2 chiodi di garofano, io non li ho messi perché a me non piacciono)

Lavate e tagliate a pezzi grossi i pomodori. Affettate la cipolla, il sedano e il finocchio. Tritate grossolanamente lo zenzero, il basilico e il coriandolo. Pestate al mortaio i semi di coriandolo e i grani di pepe. 
Scaldate l’olio in un tegame dal fondo spesso, unite tutti gli odori e le spezie tranne il basilico e il coriandolo fresco, e fate cuocere a fiamma dolce per circa 10 minuti, mescolando spesso, finché le verdure non si saranno ammorbidite Aggiungete i pomodori e un po’ d’acqua (circa un bicchiere), aggiungete il sale e portate a bollore. Quando i pomodori saranno ben morbidi, unite il basilico e il coriandolo e frullate il tutto. Filtrate la salsa attraverso un colino fitto e trasferitela in un tegame pulito. Unite l’aceto e lo zucchero e fate cuocere a fiamma bassa facendo sobbollire la salsa dolcemente finché non avrà raggiunto la consistenza del ketchup, ci vorranno almeno 1 ora e 1/2 se non due. Assaggiate alla fine il gusto e regolatelo. Se vi piace più piccante, unite il Tabasco solo alla fine (non deve cuocere). Trasferite il ketchup ancora bollente in uno o più vasi sterilizzati, chiudete subito con il coperchio per formare il sottovuoto. Per maggiore sicurezza, potete far bollire i barattoli sigillati per 30 minuti. Si conserva per almeno 6 mesi. Una volta aperto il barattolo va consumato nel giro di una decina di giorni, perciò consiglio di dividere il ketchup in barattoli che possano essere consumati in questo lasso di tempo.

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13 commenti

Martina Ottobre 16, 2013 - 9:35 am

MI piace il fatto che ti sei soffermata a descrivere come vanno fatte delle VERE patatine fritte! (prenderò nota!) e mi piace, anzi per meglio dire mi hai sorpresa alla grande con il ketchup verde! mai visto in vita mia, è entusiasmante a dir poco!! 🙂

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barbara toselli Ottobre 17, 2013 - 11:55 am

in effetti questa idea del ketchup con i pomodori verdi mi ronzava in testa da un bel po', poi quando l'ho visto sul libro di JO non ho potuto fare a meno di provarlo. Il colore finale non è particolarmente entusiasmante, ma il sapore e la consistenza sono sorprendenti. devi provarlo!

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la signorina pici e castagne Ottobre 16, 2013 - 9:56 am

si, ammetto che c' era molta suspance dopo il post precedente : ) ed io lunedì sera sono andata a cercarmi la ricetta di Jamie sul mio libro (no, io non ho ricevuto il dono dell' attesa…) !!
non amo i dolci fritti, seadas a parte, ma tutto il resto si e trattenermi ogni volta è una gran fatica!
grazie al cielo è arrivata la seconda parte del post : )
bacio!

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barbara toselli Ottobre 17, 2013 - 11:56 am

e tu dimmi chi riesce a trattenersi davanti a un buon fritto, avanti.. come si dice dalle mie parti "fritte son buone anche le suole delle scarpe.." a presto cara Serena!

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laura Ottobre 16, 2013 - 10:00 am

Buono questo ketchup! Segno la ricetta e quell'aggiunta di tabasco non sai quanto mi piace 🙂

Rispondi
barbara toselli Ottobre 17, 2013 - 11:57 am

e figurati, a casa mia il Tabasco (sia verde che rosso) non manca mai!

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Luisa Piva Ottobre 16, 2013 - 4:20 pm

ah sì.. il ketchup fatto in casa non ha paragoni..
immagini sfiziosissime..
baci

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barbara toselli Ottobre 17, 2013 - 11:58 am

grazie Luisa!

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Anonimo Ottobre 17, 2013 - 7:31 am

neanche a me piacciono i chiodi di garofano…
bellissime le tue foto! posso chiederti se hai seguito qualche workshop e se sì cosa mi consigli?
ciao!
Lauretta
ps. non riesco a postare se non come anonimo…cmq pure io tengo blog di cucina (l'indigesto latticino), non bello come il tuo….se ti va di farci un giro! a presto!

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barbara toselli Ottobre 17, 2013 - 12:06 pm

Ciao Lauretta! forse non ti fa commentare perché non hai un profilo blogger? oppure quando hai postato il commento non ti eri firmata su blogger? non sono molto pratica di queste cose. comunque mi piace il blog "che tieni" (adoro questa espressione! ma sei di Napoli?), molti spunti interessanti e uno stile minimalista come piace a me!
venendo alla tua domanda, io ho fatto un corso di fotografia ai tempi del liceo (quindi non ti sto a dire quanti anni fa, ma mooooolti), quando esistevano solo macchine fotografiche analogiche e pellicola. diciamo che in quella fase ho sicuramente appreso i principi fondamentali della fotografia, poi con l'avvento del digitale e l'acquisto di una reflex digitale ho cominciato a sperimentare per parecchio tempo (diciamo qualche anno) per perfezionare un po' la tecnica. le digitali aiutano molto in questo perché vedi immediatamente il risultato e puoi controllare i parametri usati (ai miei tempi era tutto un appuntarsi tutto su un quadernino per poi verificare solo dopo aver sviluppato le foto!). se non hai mai fatto un corso base di fotografia io te lo consiglio, perché anche se siamo nell'era digitale i principi fondamentali della fotografia servono eccome, e soprattutto ti aiutano nell'ottenere i risultati che vuoi consapevolmente e non per caso. a presto e grazie!

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maia Ottobre 17, 2013 - 10:48 am

che bello il ketchup verde!!

Rispondi
barbara toselli Ottobre 17, 2013 - 12:07 pm

devi provarlo Maia, è anche molto buono!

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Zucchero e zenzero Ottobre 17, 2013 - 7:58 pm

Un po' in ritardo, ma ci sono anche io! Bellissimi sia le patatine che il ketchup 🙂
Prima o poi proverò a farlo anche io in casa (più per soddisfazione personale che altro, noi non lo consumiamo mai a casa..)
Buona serata!
V

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