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Non serve andare all’Ikea per mangiare le polpette

by barbara toselli
Non serve andare all’Ikea per mangiare le polpette

Come immagino la maggior parte di voi, sono stata all’Ikea migliaia di volte, difficilmente riuscendo ad uscirne a mani vuote. In generale acquisto gli accessori, che trovo carini, economici, divertenti e senza pretese. Per i mobili, anche quando si trattò di arredare la mia prima casetta, da squattrinata single che ero, ho comunque preferito fare scelte diverse e meno “transitorie” tant’è che i (pochi) pezzi buoni acquistati allora hanno traslocato insieme a noi anche nella nuova casa in formato “familiare”. Anche se, riconosco, che in effetti Ikea offre il vantaggio, a chi ha un budget limitato, di arredare tutta la casa in poco tempo e con cifre relativamente contenute (non che il mio di budget non lo fosse, anzi! ma ho preferito l’applicazione del principio “pochi ma buoni”, diciamo che la tendenza “minimalista” a casa mia, in quel tempo, ha trovato la sua piena applicazione.. 🙂 Comunque, in tanti anni di ossequioso pellegrinaggio tra scaffali e prodotti dal nome impronunciabile (a parte la libreria Billy, qualcuno di voi è in grado di leggere ad alta voce anche uno solo dei cartellini?) mi sono sempre ben guardata dal consumare il pasto al ristorante dell’Ikea, osservando da lontano
e con enorme scetticismo le famigerate polpettine svedesi, per carità… Al più mi sono concessa una spremuta e un
toast, giusto per tappare il buco (perché in fondo, ammettiamolo, un giro all’Ikea in genere si protrae ben oltre la pausa pranzo..). Solo una volta mi sono fatta convincere dalla mia mamma e ne ho assaggiata una delle sue (e già mentre masticavo questa pallina gommosetta e un po’ mappazzosa mi rendevo conto di aver commesso un grave errore: non solo tutti i miei pregiudizi si rivelavano più che mai confermati ma già sentivo la famigerata piazzarsi sul mio stomaco per il resto della giornata, tipo il cinghiale della pubblicità del Brioschi, avete presente? Invece mi sono dovuta ricredere: c’è rimasta fino al mattino dopo..).

Però questa cosa delle polpette svedesi onestamente non mi tornava, non ci potevo credere che quelle pallocchette fossero realmente rappresentative di quello che una comune casalinga svedese cucinerebbe per i propri cari nelle occasioni di festa, con la salsina liofilizzata nell’impronunciabile bustina… ma dai! Perciò mi sono documentata un po’ in giro e, la scorsa domenica, mi sono cimentata nell’auto produzione di polpettine svedesi in versione home made e vi garantisco che il risultato è stato assolutamente da leccarsi i baffi.. non vi nascondo che ho fatto fatica a tenerne da parte una ciotolina da fotografare qui per voi! Tra l’altro sono anche facilissime da preparare, il che mi fa interrogare sul perché ci siano anche persone che al food store dell’Ikea abbiano il coraggio di comprare quelle surgelate, con annessa bustina di salsa liofilizzata.. Comunque, io queste qui ve le consiglio proprio di provarle e magari, la prossima volta che
andate all’Ikea, ve ne mettete una dozzina nell’impronunciabile contenitore Jämka e le schiaffate due minuti nel microonde del ristorante.. nessuno vi noterà! E se dovesse esserci un lettore svedese all’ascolto che volesse dare qualche suggerimento è ovviamente più che benvenuto!

P.S. e non lasciatevi ingannare dalla prima foto, perché quelle polpette lì sul catalogo IKEA non le troverete mai!

 

KÖTTBULLAR (polpette svedesi)
Ingredienti:
300 g di macinato di
maiale di buona qualità (macinato almeno 2 volte)
300 g di macinato di
manzo (macinato almeno 2 volte)
1 scalogno (o un pezzetto equivalente di cipolla)
4 fette di pancarrè
integrale
latte q.b.
2 cucchiai di panna
2 cucchiai di aneto
fresco tritato (in alternativa, finocchietto)
qualche stelo di erba
cipollina, le foglie di 4-5 rametti di timo
1 uovo
sale, pepe
1 cucchiaio e ½ di
formaggio grattugiato (grana o parmigiano)

 

per la salsa:
brodo di carne di buona
qualità (circa 300 ml)
50 ml di panna fresca
1 cucchiaio di aneto
fresco tritato
1 cucchiaio raso di
farina

 

 
Riunite la carne di maiale e quella di manzo in una ciotola, aggiungete il formaggio grattugiato, le erbe aromatiche e lo scalogno tritati molto finemente, sale, pepe e l’uovo. Spezzettate grossolanamente il pancarré in una ciotola e copritelo con 2 cucchiai di panna e latte fino a sommergerlo leggermente. Lasciatelo in ammollo per qualche
minuto, quindi strizzatelo bene e tritatelo finemente con un coltello e unitelo alla carne. Mescolate bene il tutto usando le mani, in modo che tutti gli ingredienti siano ben amalgamati. Formate delle polpettine piccole come delle
castagne (per velocizzare, usate la tecnica degli gnocchi formando dei rotolini lunghi e stretti con il composto su un piano di lavoro, tagliatelo velocemente con un coltello in tanti pezzetti della stessa dimensione e poi arrotolateli
con le mani leggermente unte d’olio.) 
Sistemate le polpettine su un vassoio via via che sono pronte.

Scaldate la padella più grande che avete con un filo d’olio e fate rosolare bene le polpettine da tutti i lati, controllando la fiamma per evitare che si abbrustoliscano troppo velocemente all’esterno (questa fase di cottura
dovrà durare almeno 5-7 minuti), girandole spesso da tutti i lati. Salate leggermente e togliete le polpettine dalla padella, tenendole in caldo in un piatto fondo coperto. Nel fondo di cottura, versate poco brodo di carne per
deglassare bene. Scioglete la farina in una ciotolina con circa un bicchiere di brodo e unitelo al fondo di cottura. Mescolate in continuazione per evitare la formazione di grumi, quando la salsa inizierà ad addensarsi leggermente, unite la panna e fate cuocere per qualche altro minuto. Rimettete le polpettine nella padella con la salsa e unite il restante aneto tritato. Proseguite la cottura per altri 4-5 minuti, rotolando le polpettine nella salsa da tutti i lati.
Servite con patate lesse e marmellata di mirtilli rossi servita in una ciotolina a parte, per chi vuole aggiungerla (a me personalmente non piace).

Per 4.

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30 commenti

Babs Aprile 10, 2013 - 7:29 am

rido, scusami ma rido a crepapelle!
io ho un rapporto conflittuale con l'ikea e comunque riesco sempre ad uscirne con almeno due borse "blu" piene di ammenicoli vari. spesso pure utili! ma le polpette, sono un must. un must pesantissimo e indigeribile. quindi, ora voglio provare le tue. anche perchè alle mie creature la polpettina piace sempre. grazie!!!!!!!!!!!!!!!!
buona giornata
b

Rispondi
barbara toselli Aprile 10, 2013 - 7:59 am

stessa identica cosa anche per me! non mi è MAI successo di uscire a mani vuote… fosse anche solo con una pianta di orchidee!

Rispondi
Kittys Kitchen Aprile 10, 2013 - 7:42 am

Buongiorno!
Con quello che di recente poi hanno detto della carne equina nelle polpette di ikea insomma è proprio bene starne alla larga. Benvenga la versione casalinga sicuramente molto molto migliore.

Rimediare i cranberries freschi per accompagnarle poi però è veramente complicato! Ma per la salsi ci possiamo accontetare di quella comprata? :))
Un saluto cara

Rispondi
barbara toselli Aprile 10, 2013 - 7:53 am

intendi la confettura di cranberries? si, quella si può tranquillamente comprare (anche all'ikea volendo, ed è pure buona!)
la salsina delle polpettine invece ti consiglio di farla da te come spiegato nella ricetta perché è veramente facilissima..

Rispondi
lady Aprile 10, 2013 - 7:44 am

Nooooo…da fare!!!! grazie…ma ehm se nè aneto nè finocchietto si trovano, che ci metto?

Rispondi
barbara toselli Aprile 10, 2013 - 7:57 am

se proprio non li trovi puoi sostiture con le barbette del finocchio che più o meno hanno un gusto simile a quello del finocchietto (meno intenso) oppure puoi usare l'aneto essiccato (NO invece i semi di finocchio che hanno un gusto totalmente differente).
se non trovi proprio niente, allora metti delle altre erbe aromatiche, il gusto sarà solo leggermente diverso ma saranno buone lo stesso!
io coltivo l'aneto in vaso, finché dura (lo prendo al vivaio) perché è una pianta che non sopporta molto il caldo (essendo tipica del nord europa) e ho usato quello perché in Svezia l'aneto lo infilano veramente dappertutto, quindi mi sembrava che avesse un certo perché.

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rossella Aprile 10, 2013 - 8:12 am

Barbara sono sempre più preoccupata.
Ho questa ricettina (non so se è proprio questa, intendo come procedimento, ho foglietti e pecette varie sparse nel quadernetto dell'"ante-operam") nella to do list del blog.
C'è da indagare bene a questo punto nelle nostre precedenti vite.
un bacio, e buona giornata bella mia 😉

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barbara toselli Aprile 10, 2013 - 12:58 pm

😉
secondo me, scava scava, in una vita precedente siamo state… la stessa persona!

Rispondi
Elvira Aprile 10, 2013 - 8:38 am

"…e non lasciatevi ingannare dalla prima foto, perché quelle polpette lì sul catalogo IKEA non le troverete mai!" Ben detto!! Decisamente e di gran lunga meglio le tue. Mi piace un sacco questo post.

Rispondi
barbara toselli Aprile 10, 2013 - 9:12 am

Grazie cara Elvira, non sai quanto mi sono divertita a editare la prima foto in stile catalogo Ikea!
(spero che i signori dell'Ikea non se l'abbiano a male…)
baci

Rispondi
Alelunetta Aprile 10, 2013 - 8:40 am

Fantastica!!!
Ammetto la colpa di aver assaggiato, una sola volta però 😉 le temibili polpettine dell'Ikea e di non aver avuto momenti di estasi nel masticarne la consistenza gommosa e il gusto a metà strada tra il noto e l'ignoto!
Detto questo, anche io compro sempre qualcosa (piattini, bicchieri..) quando ci vado, credo sia impossibile uscirne a mani vuote!
Proverò la tua versione che dice dallo schermo "mangiami mangiami!". E complimenti per le foto, spettacolari!
Ciao
Alessandra

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barbara toselli Aprile 10, 2013 - 9:10 am

cara Alessandra, grazie per essere passata di qua.. si viva Pinterest!
Io sono ancora di là persa sul tuo bellissimo blog, sono a pagina 12 e mi sono già appuntata almeno 5 ricette che voglio provare!!
molto piacere di "conoscerti",
b.

Rispondi
la signorina pici e castagne Aprile 10, 2013 - 9:38 am

suvvia parliamone… neanche io ho mai arredato casa all' Ikea e neanche mai mangiato perchè devo dire che a me anche solo l' odore di quel cucinato toglie l' appetito. Ma TU ci sei stata, sembra una cosa tipo tucheseiandatanellaldilàdiccicomè.. me lo confermi :O)
W le polpette di cui io sono decisamente ghiotta e pensa te le preferisco in bianco!!! e che trovo super comode da portare anche a lavoro per il pranzo in ufficio!
8,50/1 kg. pago con la carta così posso usufruire delle casse veloci :O))))

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barbara toselli Aprile 10, 2013 - 9:48 am

brava, diciamo che il sapore delle polpette dell'ikea e l'odore che proviene dal ristorante sono un tutt'uno! (che poi ci vuole un bel coraggio a chiamarlo ristorante..)
mi raccomando però, per il pranzo in ufficio almeno il contenitore DEVE avere un nome impronunciabile!!

Rispondi
Anonimo Aprile 10, 2013 - 11:10 am

Confesso:qualche anno fa le ho mangiate più di una volta, ricordo anche che dopo una vacanza a Stoccolma, forse per l'euforia, mi sono spinta addirittura a comprare quelle surgelate assieme a una torta con la panna, che avevo assagiato proprio in Svezia; oggi solo la vista mi disgusta…per fortuna nella vita si cambia.Le tue mi sembrano molto buone, la ricetta mi ricorda quello che da piccola leggevo sull'Enciclopedia dei ragazzi sotto la voce "svezia"…
Complimenti per il tuo stile, mi piace davvero tanto
gabriella

Rispondi
barbara toselli Aprile 10, 2013 - 11:27 am

ti ringrazio Gabriella!
E che meraviglia, Stoccolma! è nella mia lista dei viaggi da fare al più presto, da un po' troppo tempo ora che ci penso.. Che poi io adoro moltissimo lo stile "nordico" anche, e soprattutto, per quanto riguarda il design, ma le polpette dell'ikea non ce la posso proprio fare..
benvenuta sul mio blog, a presto!

Rispondi
Anonimo Aprile 10, 2013 - 3:10 pm

Stoccolma è davvero bella, noi siamo andati in dicembre, faceva parecchio freddo (pensa che a colazione, in albergo, mangiavamo proprio le indigesta polpettine ma ti assicuro che appena in strada ci sentivamo leggeri leggeri);il cielo però era terso e ricordo con commozione alcuni tramonti…Sono affezionata a quel viaggio probabilmente perché lì abbiamo deciso di sposarci (che romanticona!!,)ora vorremmo ritornaci in estate per vivere le lunghe giornate di luce. Vedendo le foto della tua casa, ho notato che condividiamo questa passione per il design anche nordico..oltre ovviamente a quella per il buon cibo.A presto
gabriella

Rispondi
Giulia Possanzini Aprile 10, 2013 - 11:51 am

Buongiorno!! beh ikea dipendente…eccomi!!! questa me la segno subito ^-^

Rispondi
Francesca P. Aprile 10, 2013 - 3:31 pm

Dunque, dunque, Ikea è un argomento per me "pericoloso", potrei parlarne per ore… 🙂 Io amo lo stile nordico, essere avvolta dal bianco, dal legno, dal beige-betulla… il problema di Ikea è la qualità, devi saper scegliere, selezionare. Per la casa nuova ho evitato di prendere cucina e bagno, mi fidavo poco, ma tanti piccoli mobili li ho comprati, credenze comprese che nelle linee sono leggere e arredano con semplicità. L'unico nome che ho imparato, oltre a Billy, è Liartrop perchè adoravo la libreria e gli altri mobili della serie… :-)Insomma, io ci vado volentieri, mi diverto a cercare, "spulciare", trovare nel mucchio pezzi che si distinguono… ma questa è l'eredità dei mercatini, la passione che ho per la ricerca della chicca in mezzo al caos e all'ampia scelta… 🙂
Quanto al cibo, una volta sola, da gatta curiosa, assaggiai le polpette in questione ma quel sapore di cipolla-aglio fu veramente difficile da cancellare, mai più! Ma dato che amo le polpette in generale, la tua ricetta con l'aneto sarà sperimentata. Adoro le salsette, il senso del cremoso… 🙂

(e toh, cosa vedo… delle belle foto di secondi piatti… )

😉

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barbara toselli Aprile 10, 2013 - 5:33 pm

Francesca, anche io amo lo stile nordico e minimal! e, nonostante tutto, anche casa nostra non è totalmente esente da Ikea (ad esempio la scrivania da cui sto scrivendo viene da lì 😉
comunque anche senza spulciare troppo da Ikea di cose carine se ne trovano eccome, e negli anni hanno acquisito dei designer molto bravi che fanno cose interessanti.. diciamo che non amo troppo l'omologazione e, ai miei tempi, Ikea qui a Roma aveva aperto da poco ed era al suo boom, tutti i miei amici avevano praticamente gli stessi identici mobili.. e non c'erano tante cose sfiziose che invece hanno adesso..
le polpette invece te le consiglio proprio, le mie eh.. ovviamente!

Rispondi
Rebecca Aprile 10, 2013 - 4:53 pm

Abovvo, con tutta me stessa, l'Ikea: credo d'esser l'unico esemplare di donna che deve esserci letteralmente trascinata, per i capelli e coi piedi che tentano invano d'attaccarsi al pavimento.
Forse, ma forse, giusto tra le pallotte dei bimbini potrei calmarmi, ma come è e come non è non mi ci hanno mai fatta entrare, gliepozzino.
La polpetta cinghiale (come nella pubblicità, altro che gran pennello poi per smaltirla) assassina fu a suo tempo portata a casa in versione tuttasurgelatadidiamanti : dopo il primo boccone, nostro, il cane si rifiutò categoricamente anche solo d'annusarle, furbo lui e stolti noi, sigh.
Eppure, i kanelbullar mi piacevano. E se proprio proprio mi ci trascinano, rincaso con lo sciroppo di sambuco.
Detto ciò ciò scritto, a che h passo(chiese quella che spudoratamente tentava d'autoinvitarsi a pranzo cena colazione merenda e spuntino)?

Rispondi
barbara toselli Aprile 10, 2013 - 5:36 pm

Rebecca, tu sei veramente esilarante!
Lo sciroppo di sambuco (con il suo impossibile nome) l'ho comprato anche io insieme a quello di ribes, ancora non so bene per farci cosa (ah si, sicuramente per qualche cocktail..)
per quanto mi riguarda, sei la benvenuta a qualsiasi ora!

Rispondi
conunpocodizucchero Elena Aprile 10, 2013 - 9:01 pm

sei mitica!!!!!!! 😀

Rispondi
barbara toselli Aprile 11, 2013 - 1:27 pm

🙂

Rispondi
Ritroviamoci in Cucina Aprile 11, 2013 - 11:14 am

Troppo carino questo post (la foto d'apertura con la scritta è un vero colpo di genio) e il risultato finale è talmente bello da vedere con quella salsa lucida e vellutata… troppo brava!

Rispondi
barbara toselli Aprile 11, 2013 - 1:28 pm

Grazie Valentina, felice che tu abbia colto il particolare! (io ridevo da sola mentre la preparavo..)
Baci,
B.

Rispondi
celeste Aprile 12, 2013 - 12:48 am

Barbara sei diabolica! Bellissime queste polpettine, devi sapere che, come milioni di altre persone adoro le polpette, ma quelle dell'ikea mai mangiate. Effettivamente dell'ikea ho mangiato solo le patatine e i biscotti alla cannella. Ma mi va bene così 🙂 Però le tue le mangerei eccome! Geniale la foto 😉

Rispondi
barbara toselli Aprile 12, 2013 - 9:21 am

e non ti sei persa nulla! (ma magari una volta una la dovresti assaggiare, giusto per fare il confronto!)
buon fine settimana!

Rispondi
isabella Aprile 12, 2013 - 7:44 pm

Volete sapere perché al ristorante Ikea c'è sempre coda?
Perché costa poco (e non è vero che è cattivo, non tiriamocela tanto, va).
Anche una famiglia con scarse risorse e magari tre figli può avere voglia di mangiare fuori, qualche volta.
Peccato, una caduta di stile in un blog davvero bello.

Rispondi
barbara toselli Aprile 13, 2013 - 9:46 am

Isabella, la mia modestissima opinione (che vale quel che vale) dettata dalla mia esperienza è che al ristorante di Ikea non si mangia un gran che e le polpette che ho provato le ho trovate pesantissime e nient’affatto buone (ma chiaramente i gusti sono personali). Onestamente qui non mi sembra che se la tiri nessuno, se hai fatto un giro su questo blog ti sarai accorta che le ricette che propongo sono tutte semplici e realizzate con ingredienti assolutamente facili da reperire e alla portata di tutti. Credimi, so perfettamente quanto sia complicato far quadrare i conti a fine mese e quanto costi portare a pranzo fuori tutta la famiglia.. Noi, quando ci vogliamo concedere di portare fuori tutta la banda, personalmente a ristoranti tipo quello di Ikea o ai fast food preferiamo una sana, economica e sempre apprezzata buona pizzeria, che ci consente di contenere le spese senza rinunciare al gusto.
In questo blog mi piace parlare della mia passione che è la buona e sana cucina, fatta di ingredienti semplici, freschi e di buona qualità, che con un po’ di fantasia e qualche piccola astuzia possono rendere al meglio ed essere presentati in modo nuovo e interessante. E credimi, non è certo per snobismo, ma difficilmente mi sentirai qui elogiare il ristornate di Ikea o McDonald’s o i quattro salti in padella perché proprio sono molto lontani dalla mia personale idea di buon cibo.

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