Ma noi mica ci vogliamo rassegnare così eh? Almeno nel piatto, l’estate durerà ancora per parecchio tempo qui da me, e chissà che questo non sia di buon auspicio anche per un sorprendente “colpo di coda” dell’estate..
Buon settembre a tutti voi, si ricomincia!
1 bulbo di finocchio
1 arancia
4-5 rametti di finocchietto selvatico
1 cucchiaio di olive nere
1 cucchiaio di capperi di Pantelleria sotto sale e sciacquati
olio e.v.o., sale, pepe nero
Tagliate i tentacoli del polpo già lessato (*) a transetti piccoli, conservando intere le punte.
Mondate il finocchio e tagliatelo a fettine molto sottili.
Tagliate a vivo un’arancia e spremete bene gli scarti per ricavarne il succo, che raccogliere in una ciotolina. Aggiungete al succo d’arancia il finocchietto tritato finemente, conservandone un po’ per la decorazione finale, un pizzico di sale e pepe nero macinato al momento. Unite olio quanto basta per formare un’emulsione leggermente densa (se vi dovesse avanzare del condimento, come probabile, conservatelo in frigo e utilizzatelo per condire un’insalata anche qualche giorno dopo).
Unite in una ciotola il finocchio affettato, gli spicchi a vivo d’arancia, le olive e i capperi. Condite con qualche cucchiaio di citronette all’arancia e mescolate bene. Dividete in 2 piatti, decorate una spolverata di finocchietto tritato, qualche goccia ancora di citronette e servite subito a temperatura ambiente.
Per 2.
(*) per la cottura del polpo, io in genere procedo in questo modo: porto a bollore circa 3 litri d’acqua aggiungendo qualche aroma (un pezzetto di carota, una costola di sedano, qualche gambo di prezzemolo). Quando bolle, aggiungo un pugno di sale grosso. Il polpo, che deve essere rigorosamente verace, (lo distinguete dalla doppia fila di ventose sui tentacoli), che sia fresco o decongelato deve essere ben eviscerato e sciacquato, e va immerso per 30 secondi nell’acqua bollente, ripescato e immerso nuovamente. Questo per 3 volte. In tal modo, i tentacoli si arricceranno per benino. A questo punto lo mollate nell’acqua e lo fate bollire abbastanza a lungo (da 1 h e 30 a 2 h, a seconda della grandezza, diciamo per un polpo da 1 kg e 300 g come era il mio 1h e 30 sono stati sufficienti, controllate comunque la morbidezza nel punto più cicciotto dei tentacoli infilando la punta di un coltello). Una volta cotto, lasciatelo raffreddare nella sua acqua di cottura finché non sarà tiepido. Tiratelo fuori ed eliminare le parti lattiginose in eccesso e tagliatelo a trancetti. Per una bella insalatina come questa, per due e abbondante, ci vuole almeno un polpo da 900 g, in cottura si riduce a circa la metà del suo volume.
13 commenti
Tesoro.
Io sono senza parole.
L'incipit del mio post di oggi era:
"Ahi settembre mi dirai
quanti amori porterai
le vendemmie che farò,
ahi settembre tornerò.
Sono pronto e tocca a me,
l'aria fresca soffierà
l'armatura non l'avrò,
ahi settembre partirò."
Cancellato a mezzanotte perché mi pareva troppa roba, nelle infinite minute di oggi…
Bentornata Barbaretta.
E non vedo l'ora di vederti di persona.
Ti abbraccio tanto. Senza armatura.
non mi sorprende affatto, sai? un abbraccio enorme a te e a prestissimo! :-*
Bentornata Barbara!
Il primo di Settembre è proprio il capodanno biologico, da qui tutto ricomincia, siamo rinnovati, desiderosi di cambiamenti e spesso la nostra vita prende una piega diversa.. E' il mese dell'anno che preferisco 🙂
Con questa insalata mi fai venire in mente che è una vita che non mangio polpo 😉
Buona giornata!
V
mi sembra arrivato il momento di rimediare! grazie allora, buon settembre e buoni progetti anche a te cara Virginia!
E questa è una bellissima ricetta per trattenere ancora qualche raggio di sole e un sapore prettamente marino! (E anche per me – come sempre da quando sono venuta al mondo, Puglia!) un abbraccio settembrino 🙂
ricambio l'abbraccio evviva la Puglia!
Ciao Barbara,
ti leggo e sorrido.. Allora non solo per me il primo settembre significa il capodanno, lo stesso discorso che fatto oggi sul mio blog, scritto molto spontaneamente 🙂 E si, le vacanze, o almeno una piccola parte abbiamo trascorso in Puglia, quale adoro fino all'ossa. Aspetto i tuoi nuovi proggetti, ne sono sicura che saranno belli e stimolanti!
Buon Anno Nuovo!
buon anno anche a te Gelmina 🙂
Sapessi quanto mi piace il polpo in insalata con le arance!!!Lo adoro 🙂 e poi c'è Settembre che adoro un po' meno perché è ormai associato da una vita all'idea di 'scuola' e che sento col magone di una scolaretta che si sente con la testa ancora in vacanza. Vorrei avere un po' della tua carica, si può?Intanto ti abbraccio forte e non vedo l'ora di scoprire cosa ci riserverai di bello!:-)
certe volte vorrei averla anche io un po' della mia carica, sai??
perché al di là delle apparenze la stanchezza a volte si fa sentire, eccome!
però poi c'è la passione, quella si che alimenta meglio di un pannello solare… un caro abbraccio cara Laura!
Bentornata Barbara! Ti seguo da tempo e per la prima volta ti scrivo (e scrivo su un blog). Il tuo stile, la tua semplicità ed eleganza sono fonte di ispirazione e di … relax. Quando ho voglia di perdermi apro le tue chicche di gusto e bellezza. Oggi ti scrivo dal lago di Bled, in Slovenia, una perla romantica persa nelle dolomiti carniche. E da qui assaporo il tuo polpo che proverò a realizzare quando rientrerò da questa piccola vacanza. Grazie Barbara
grazie infinite Lucia! mi fa molto piacere il tuo commento e io, a mia volta, mi sono persa nelle meravigliose immagini del lago di Bled che sono andata immediatamente a googolare (non lo conoscevo, che posto incantevole e incantato!) grazie per avermelo fatto conoscere!
a presto allora, e buona vacanza 🙂
Io sono tra quelle persone che quest'anno sono scappate al Sud e sono andate in Salento già tante volte… sarà per questo che questa foto e questa ricetta mi conquistano, perchè è come ritornare lì tra insalate di mare e antipasti tentacolari? 🙂 Tra l'altro nella masseria dove alloggiavo c'erano piante di finocchietto ovunque e sento ancora il profumo…
Mi piace l'idea del capodanno di settembre, è sempre stato così anche per me… un mese che segna nuovi inizi, ripresa, voltare pagina, aprirne un'altra, scegliere una penna dalla punta sottile e scrivere proprio come sulla Smemoranda dei vecchi tempi vintage che amiamo in due…
Bentrovata! 🙂