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Risotto alla milanese con l’ossobuco {scappato}

by barbara toselli
Risotto alla milanese con l’ossobuco {scappato}

La mia mamma fa il risotto alla milanese con l’ossobuco più buono del mondo. Non lo dico tanto per dire, no no.. è proprio, in assoluto, il più buono che io abbia mai mangiato in vita mia. Naturalmente è sempre stato a casa nostra un piatto di quelli per le occasioni speciali, intanto perché è un piattino non esattamente “light” e poi anche perché per cucinare gli ossibuchi ci vuole il suo tempo, che devono andare a fuoco lento lento per almeno un bel 45 minuti-1 ora, controllando regolarmente che il fondo non si asciughi troppo, aggiungendo un mestolino di brodo quando serve, così la carne viene tenera tenera che si scioglie in bocca… Ora, capite bene, che noi casalinghe disperate della domenica mica sempre ce l’abbiamo il tempo di star lì per un’ora davanti ai fornelli. Così mi è venuta la genialata: trasformare l’ossobuco in mini polpettine, da preparare in 10-15 minuti al massimo, giusto il tempo di metter su il risotto. E sapete che c’è? Funziona!  

polpettine

Le polpettine potete farle con un normale macinato di polpa di vitello oppure provate a chiedere al vostro macellaio di fiducia di passarvi al tritacarne la polpa di un paio di ossibuchi di vitello (io me la sono tritata da me, ma magari se non avete il tritacarne potete farvela preparare), per il resto il procedimento e il condimento è esattamente quello che la mia mamma usa per fare gli ossibuchi, gremolada compresa. A casa nostra l’ossobuco si cucina rigorosamente in bianco e la gremolada della mia mamma è molto semplicemente e fresca: prezzemolo, aglio e scorza di limone (modestamente, quelli del mio terrazzo!) tritati molto finemente e aggiunti all’ultimo momento, a fuoco spento. La ricetta per il risotto allo zafferano francamente mi sembra superflua, invece vi lascio quella delle polpettine di ossobuco (o di vitello che sia), che per altro sono buonissime anche solo come secondo.. una tira l’altra! E buon fine settimana a tutti!

 

POLPETTINE DI OSSOBUCO ALLA MILANESE con gremolada
per le polpette: 
350 g di macinato di ossobuco di vitello*
3-4 fette di pancarrè integrale senza crosta
2 cucchiai di grana grattugiato
1 uovo piccolo
20 g di burro
olio e.v.o., sale, pepe
1 cucchiaio di prezzemolo tritato finemente
1 piccolo spicchio d’aglio
100 ml di vino bianco
farina e latte q.b.
 
per la gremolada:
un bel ciuffo di prezzemolo
la scorza di mezzo limone piccolo bio
1 spicchio d’aglio
 
Ammollate il pane nel latte, strizzatelo e sbriciolatelo con le mani,
Unitelo al macinato di vitello, aggiungete il prezzemolo tritato, l’aglio tritato finemente, il formaggio, sale, pepe e l’uovo.
Impastate con le mani fino ad ottenere un impasto piuttosto omogeneo.
Con un cucchiaino da tè di composto alla volta, formate delle piccolissime sfere. Passatele nella farina e fatele rosolare in una padella ampia dove avrete fatto sciogliere il burro con 2 cucchiai d’olio. Quando saranno belle dorate da tutti i lati, sfumate con il vino e fatelo evaporare. Salate leggermente, abbassate la fiamma e fate cuocere, con il coperchio, per 10 minuti, controllando che il fondo non si asciughi troppo (nel caso allungate con acqua o brodo) e mescolando di tanto in tanto. A parte, tritate finemente le foglie di prezzemolo per la gremolada con la scorza di limone e l’aglio fino ad ottenere un trito finissimo. Aggiungete il trito solo a fine cottura, a fuoco spento, mescolate e servite.
Per due (come secondo) oppure per 4 (come accompagnamento al risotto allo zafferano).
 
*oppure macinato di polpa di vitello
 

 

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11 commenti

Reb Marzo 22, 2013 - 9:46 am

Presente all'appello: qui, grammo più grammo meno, il risobuco (come lo chiamavo da piccola) s'è sempre fatto così, gremolada compresa (che, per dire, mangiavo a cucchiaiate nel mentre, col serio rischio di dover cambiare pietanza in corso d'opera causa mancanza ingredienti!).
baci di soleggiato, sperèm, we.

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barbara toselli Marzo 22, 2013 - 9:48 am

si.. sperèm anche qui oggi sembra proprio primavera!
(io intanto sto sbavando di fronte ai tuoi gnocchi al castelmagno.. ma com'è che non ti avevo ancora inserito tra i miei preferiti??? provvedo subito!)

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celeste Marzo 22, 2013 - 10:27 am

Ma lo sai che non ho mai mangiato un "vero" risotto alla milanese? Cioè con gli ossibuchi e fatto con tutti i crismi. Mi fa una gola pazzesca, poi i risotti li amo. E sai che ti dico? Credo che preferirei la tua versione perchè l'ossobuco non è che mi faccia impazzire ma le polpette sì!!!
Buona giornata 🙂

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barbara toselli Marzo 22, 2013 - 10:38 am

nooo Celeste! che dici! allora devi assolutamente provarlo!
con l'ossobuco vero io lo preferisco, la carne dell'ossobuco è molto saporita e tenerissima.. e poi io adoro il midollo spalmato sul pane caldo.. una vera goduria!
comunque in alternativa questo con le polpettine è altrettanto buono, perché alla fine la salsina che viene fuori con la gremolata è di un buono, ma di un buono!
fammi sapere se poi la provi!
buona giornata anche a te,
b.

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Zucchero e zenzero Marzo 22, 2013 - 10:38 am

Devo confessare che non ho mai mangiato il risotto alla milanese insieme agli ossibuchi, nonostante adori entrambi i piatti! Le polpettine danno una marcia in più al piatto: considerando che per un risotto non ci vuole tanto tempo, è un'ottima idea per una cena in settimana!

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barbara toselli Marzo 22, 2013 - 11:34 am

devi provarlo allora, perché l'abbinamento è assolutamente perfetto e divinamente godurioso..
Le polpettine sono una furbata per chi ha poco tempo, ma la ricetta originale del risotto con l'ossobuco va provata assolutamente almeno una volta!

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Sara Marzo 22, 2013 - 11:13 am

Vabbè con me vinceresti facile :). Da milanese purosangue è forse in assoluto il piatto che preferisco al mondo. Compreso midollo spalmato.
Qualche tempo fa ho pubblicato un post sulla storia ed esecuzione dell'ossobuco (del risotto alla milanese non ancora, ho quasi un timore reverenziale, ma arriverà…). Non mi va di fare spam sui blog altrui ma se ti interessa approfondire (nel caso ce ne fosse bisogno 😉 è sempre là… sappi che mi è costato tante letture, sudore e fatica.

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barbara toselli Marzo 22, 2013 - 11:33 am

carissima, ma questa è divulgazione di informazione gastronomica, che spam e spam!
Grazie, andrò a leggere il tuo articolo che mi interessa moltissimo.
Nonostante le origini siciliane di mia mamma, la milanesitudine (e in generale la cucina del nord) ha da sempre influenzato le nostre abitudini gastronomice, sarà per questo che amo molto di più il risotto rispetto alla pasta?
E il midollo spalmato sul crostino di pane caldo è una libidine, chi non lo mangia non sa cosa si perde..

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Francesca P. Marzo 22, 2013 - 3:33 pm

Barbara, rido. Perchè ieri sera per cena ho fatto l'ossobuco… senza il riso! A saperlo, ti citofonavo e facevamo uno scambio-baratto! 😀 E magari ci aggiungevi anche una polpettina perchè con il limone del terrazzo sarà stata buonissima!
(che poi lo so che suona strano cucinare l'ossobuco il primo giorno di primavera, ma ne avevo voglia! E le voglie son così, non sentono ragioni nè stagioni)
🙂

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conunpocodizucchero Elena Marzo 24, 2013 - 8:12 am

ma che idea genialissima!!!!mi piace!

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Sweet Life Marzo 24, 2013 - 5:19 pm

Molto bella la tua idea di risotto alla milanese velocizzato! peccato però che non si possa pulire l'osso da tutto il suo midollo… 🙂

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